U14: Triangolare dell’Immacolata

Domenica 8 dicembre l’under 14 è chiamata ad un impegno particolare. Sul campo sintetico di Cesena, infatti, oltre ai padroni di casa, il CRER regala ai gialloblu la possibilità di affrontare il Pesaro Rugby, squadra sfiorata in passato ma che negli ultimi due anni non era mai stata affrontata in campo. Il suo ruolino di marcia nel campionato marchigiano, comunque, lasciava presagire una partita di ottimo livello e certamente allenante per i ragazzi bolognesi. Non a caso Alfredo Sorrini per tutta la settimana precedente la giornata del triangolare ha caricato i suoi ragazzi per prepararli a sfruttare al massimo l’occasione.

La mattina dell’8 dicembre, fredda e grigia, si arriva a Cesena con la voglia di dimostrare tutto quello che si è costruito nella settimana di allenamento, tutti i ragazzi si sono impegnati al massimo e vogliono onorare gli avversari del Cesena e del Pesaro dando sul campo tutto quello che è nelle loro possibilità.

Al via si affronta prima i padroni di casa. Sorrini tenta parecchi esperimenti di formazione, rivoluzionando ruoli e schieramento, esperimenti di cui alla fine l’allenatore si dirà soddisfatto, anche alla luce del risultato finale (36 a zero a favore dei nostri).

Molto più critici i ragazzi. Cupo, Lambertini e Zimari alla fine della giornata, commentando la partita con il Cesena lamenteranno un gioco poco preciso e tanti tanti errori di concentrazione. Soprattutto evidenziano la necessità di mantenere sempre costante il sostegno al portatore di palla: con il Cesena in troppe occasioni la Reno si è lanciata in corse individuali, con distanze troppo accentuate tra pallone e linea del sosteno, con la conseguenza che il gioco tipico, marchio Reno, dei rapidi ricicli e del pallone sempre vivo, non riusciva a svilupparsi.
In definitiva comunque, la partita con il Cesena mostra una Reno in forma e tanta crescita per quelli che il prossimo anno saranno gli “anziani” della categoria.

Reno – Pesaro è un’altra storia. Le squadre scendono in campo ben consapevoli che vanno ad affrontare un avversario di pari livello e pronte a dover dare il massimo per uscirne a testa alta e, possibilmente, con un risultato positivo.
Subito all’avvio il Pesaro e la Reno mostrano un gioco molto aggressivo ed intenso. La Reno cercando di impedire agli avversari di sviluppare il gioco velocemente verso l’esterno e quindi cercando di rallentare l’uscita dei palloni dalle ruck e comunque aggredendo la linea avversaria per non concedere spazi di corsa. Il Pesaro cerca di sfruttare la sua evidente superiorità fisica per superare la prima linea giallo blu e mettere in moto i suoi veloci trequarti. Ma la prima meta è della Reno, con Rossi che porta a casa cinque punti schiacciando il pallone al termine di un’azione di forza e corale.


Ma il Pesaro non ci sta e all’azione successiva pareggia sfruttando una difesa poco attenta e bucando al centro lo schieramento gialloblu. Non solo, i marchigiani insistono e con un gustosissimo calcetto a seguire vanno in scioltezza a portare a due le segnature.
Prima della fine del primo tempo, però, è Costantini che riporta sotto la Reno.
Il secondo tempo segue lo stesso copione di gioco: a pochi secondi dalla fine il risultato vede la Reno in vantaggio di 5 punti (24 a 19). Ma proprio sull’ultima azione, il Pesaro segna e trasforma, fissando il risultato finale sul 26 a 24.
Probabilmente, come il numero 10 gialloblu, Cupo, commenterà alla fine della partita “Abbiamo perso concentrazione, abbiamo fatto l’errore di considerare già vinta la partita”. “Abbiamo sbagliato troppi placcaggi ed il Pesaro è una squadra molto forte, che non perdona” Dall’aglio gli fa eco.

Sorrini, al di là del risultato, manifesta una grande soddisfazione per la tenuta di tutta la squadra, sia fisica sia mentale. Insomma una sconfitta che vale una vittoria per quello che ha permesso di osservare e per la grande opprtunità che ha offerto di migliorarsi ancora.

Pesaro è una squadra che certamente incontreremo ancora: nonostante piccoli screzi a bordo campo, è stato un vero piacere affrontarli e faremo di tutto per avere ancora l’occasione di averli come avversari.

Sono scesi in campo: 1. Alessandro Zimari 2. Elia Lambertini 3. Daniel Focsa 4. Matteo Sudano 6. Federico Giraldi 8. Pietro Rossi 9. Filippo Meliconi 10. Sebastiano Cupo 11. Leonardo Patricolo 12. Tommaso Costantini 13. Leonardo Dall’Aglio 14. Marco Vincenti 15. Edo Resta 16. Giorgio Croce 17. Lorenzo Mussi 18. Raul Rubbi 19. Matteo Lelli 20. Diego Boaretto 21. Cristian Maronelli 22. Samuele Iuciuc 23. Lorenzo Savini 24. Tommaso Fontanini

Man of the Match: Daniel Focsa