Under 16-18: Torneo sei regioni – la Reno arriva in finale e cede solo nel confronto col Romagna

 Cesena, 2-3 aprile 2018

Mentre Elmer Malaguti si gode Saverio, il fagottino di qualche chilo nuovo di zecca, i suoi ragazzi accompagnati da Muso, Nicola Musoni all’anagrafe, vivono una delle più belle esperienze di questa ricchissima stagione: la sesta edizione, per le categorie Under16 e Under18, del Torneo delle sei regioni.

Il 29 e 30 marzo si era svolta la competizione dedicata agli Under14 in cui la Reno non ha partecipato come club, ma che ha visto comunque la presenza di 8 suoi giocatori nella FEBO, la rappresentativa delle province di Ferrara e Bologna che, il venerdì, durante la pausa pranzo del torneo, ha giocato con Romagna e le altre province emiliane, classificandosi seconda dietro a Parma.
Nel pomeriggio di pasquetta, invece, i gialloblu primeggiano nel girone di qualificazione tutt’altro che privo di ostacoli. Tutto inizia alle 14,00 con la vittoria degli abruzzesi di Franchigia Adriatica su Falconara per 5 a 0, alla quale segue, sul campo sintetico, il match che vede la Reno avversaria dei romani della primavera, penultimi in classifica nel campionato élite del centro sud Italia. Dopo quattordici minuti di sostanziale dominio gialloblu, caratterizzato, come spesso succede, dalla difficoltà di concludere in meta, capitano Pancaldi finta il passaggio e poi si infila tra gli avversari portando finalmente i felsinei in vantaggio; la trasformazione non è delle più semplici, ma Faina riesce comunque a portare a 7 il bottino. Tre minuti dopo i romani pareggiano il conto e, purtroppo, il ventesimo minuto arriva prima che la Reno possa riagguantare la vittoria.

In attesa del match successivo con la Franchigia Adriatica, giocatori e supporter si spostano sul campo in erba in cui l’under18 di Bolognesi si confronta con i pari età modenesi: è bellissimo questo leitmotiv “Reno Reno“ che accompagnerà tutto il torneo coinvolgendo all’unisono genitori, fratelli, sorelle, fidanzate e, laddove possibile anche gli stessi giocatori dell’altra categoria, per sostenere, da un campo all’altro, ora l’una ora l’altra squadra. In questo caso viene particolarmente bene in quanto, dopo la sconfitta della 18 per 20 a 0, il girone Under16 prosegue nello stesso campo di gioco. I venti minuti successivi permettono ai romani di Primavera di imprimere una sconfitta a Falconara per 12 a 5.

La Reno rientra in campo subito dopo per affrontare la Franchigia Adriatica. Nemmeno due minuti e Dima Moussie riesce a sfondare a circa dieci metri dalla destra dei pali permettendo a Livio Faina una facile trasformazione e alla squadra il vantaggio di 7 a 0, consolidato cinque minuti dopo dalla meta di Leonardo Vacchi sulla laterale destra del campo: posizione difficile per Faina, per cui il punteggio si ferma a 12; ma quattro minuti dopo è ancora Vacchi a schiacciare in meta l’ovale, questa volta sempre laterale, ma a sinistra è Faina non sbaglia. 19 a 0 è anche il risultato finale che permette alla Reno di conquistare il punto di bonus secondo le regole del torneo: Reno 7 punti, Primavera 6, F.Adriatica 4, Falconara 1.

Anche i romani con F.Adriatica vanno subito in meta ai primi minuti, ma 5 minuti dopo subiscono il pareggio; la trasformazione porta poi gli abruzzesi avanti di due punti, ma solo temporaneamente perché a metà partita i romani sono di nuovo avanti. Il match si chiude con il punteggio di 15 a 7 dopo che al 15mo circa Primavera centra i pali con una punizione. Niente bonus per cui alla Reno può bastare vincere l’ultima con qualunque risultato per arrivare prima del girone. Falconara può sembrare un avversario facile, ma al terzo minuto sono proprio i marchigiani a portarsi in vantaggio grazie ad uno svarione difensivo dei gialloblu; che di seguito devono attendere 10 minuti prima che Luca Pancaldi riesca ad inventare un’ottima smarcatura per Livio Faina che, trasformando anche la propria meta , pareggia il conto. Purtroppo resta poco tempo per portare a casa il risultato e tutto il pubblico della Reno è ormai quasi rassegnato a non primeggiare il girone, seppure i ragazzi continuino a spingere senza sosta, infrangendo però costantemente sulla difesa avversaria. Ma all’ultima azione Faina invoca lo spirito del suo idolo irlandese Jonathan Sexton e decide di calciare di drop dai 22 avversari assicurando il risultato di 10 a 7.

Purtroppo la serata si conclude con la seconda sconfitta dell’under18 contro i Borbonici, che saranno i vincitori del torneo, ma questo ancora non è dato saperlo. Nel frattempo giungeva voce di risultati strepitosi dei padroni di casa del Romagna: 29 a 0 con Pesaro, 59 a 0 con Jesi, 22 a 0 con i veneti dei Colli Euganei. Ma il Romagna è così forte o ha un girone materasso? Lo scopriremo solo vivendo.

Falconara perde la prima partita di martedì mattina con i padroni di casa per 29 a 0, mentre i gialloblu riescono a imporsi su Jesi solo per 19 a 0, con mete di Davide Cinti, Matteo Sandron e Livio Faina; ma può benissimo essere la differenza tra chi ha dormito probabilmente a casa propria e chi invece non ha dormito, in albergo, prima di mezzanotte o l’una. Fatto sta che alle undici ci si confronta di nuovo con la Franchigia Adriatica, con la pretesa che il netto dominio sul campo possa bastare per vincere la partita, senza considerare che non si tratta dell’ippica poiché la vittoria la determinano le mete, le trasformazioni e persino le punizioni. E già prima del quinto minuto i gialloblu hanno la possibilità di portare a casa 3 punti con una punizione da ottima posizione: ma il peccato di superbia fa presumere la meta facile e così, di touche in touche, di sportellata in sportellata, di palla avanti in palla avanti, la partita finisce sul risultato di zero a zero. Questa fase del torneo non prevede tuttavia il pareggio per cui viene piazzato l’ovale ai 5 di destra da cui sbagliano entrambi i giocatori: l’abruzzese e il gialloblu Faina. Si procede da posizione centrale, sempre sulla linea dei 22 orizzontali, e si infila in mezzo ai pali sia il calcio abruzzese che quello di capitan Pancaldi. Di seguito, dai quindici metri di destra, gli avversari sbagliano di nuovo e tocca a Paolo Baroni decretare se mandare la squadra alla finale per il primo o secondo posto con Romagna o per il terzo e quarto con Primavera; grazie a Polla la Reno è ancora in corsa per vincere il torneo.

Segue il pranzo, un lungo riposo e altre 3 sconfitte della 18, che arriverà sesta, cioè ultima. Invece per la 16 la vittoria del Sei Regioni rientra tra gli obiettivi della stagione; ancora di più se a soccombere possono essere i padroni di casa del Romagna. La grinta ad inizio partita non manca, neanche dopo la cavalcata del romagnolo sulla fascia sinistra che al quinto minuto vede la Reno sotto per 7 a 0; purtroppo però al nono minuto, mentre la Reno stava comunque egregiamente difendendo, non si sa bene perché è per come, ma l’arbitro mostra a Manuel Troka il cartellino rosso. I gialloblu continuano comunque a lottare fino alla fine, malgrado un’altra meta subita al decimo minuto e la punizione trasformata dal Romagna tre minuti dopo. Pancaldi riesce a riaprire la partita quattro minuti prima della fine, con Faina che trasforma, ma la Reno non si riesce ad andare oltre il 17 a 7 che purtroppo non rappresenta il valore in campo, ma è emblematico della maggiore capacità dei padroni di casa di arrivare al risultato.

Per la cronaca: terza Primavera, quarta la Franchigia Adriatica, quinti gli Under16 di Pesaro, sesti gli Euganei, settimi Jesi ed ottava Falconara; mentre il torneo dell’under 18, vinto dai Borbonici campani, vede seconda Modena, terzi i Medicei toscani che hanno battuto Romagna in finale, quinta Jesi.

Un grosso applauso va comunque all’Under16 della Reno: Paolo Baroni, Sebastiano Bollani, Marco Cini, Davide Cinti, Michael Cremonini, Davide D’Amato, Alessio Fabbri, Livio Faina, Antonio Focacci, Luca Lazzari, Giacomo Martelli, Kevin Molinelli, Dima Moussie, Luca Pancaldi, Nicholò Piombo, Matteo Poletti, Miloud Popescu, Matteo Sandron, Fabio Simonini, Tommaso Tamberi, Manuel Troka, Leonardo Vacchi, Emanuele Ventura, Ludovico Vittuari, il coach Nicola Musoni e per la dirigenza Luca Fava, oltre ai vari supporter che li hanno sostenuti fino alla fine, compresi i compagni della 18: ESULTIAMO QUANDO VOGLIAMO!