Under 14: sufficienza Reno nel triangolare con Carpi e Ferrara

Carpi – Ferrara: 0 a 64
Ferrara – Reno: 17 a 12
Carpi – Reno: 0 a 45
Carpi, 28 gennaio 2018
Nicola Zingarelli nel vocabolario Zanichelli alla parola sufficienza dà tre definizioni: condizione di ciò che è sufficiente è la prima tra queste e in tal senso, sugli spalti, la soddisfazione in questo triangolare non è di certo venuta meno. Una giornata fredda, ma scaldata dall’armonia e da un buon vino rosso, poi conclusasi con un bilancio positivo di due partite da trenta minuti circa, la prima bellissima da vedere, la seconda con un risultato schiacciante.
La seconda definizione fa riferimento a un atteggiamento di presunzione che forse anche oggi può aver invece influito in campo.
Dopo una prima partita in cui il Ferrara ha battuto il Carpi con uno schiacciante 64 a 0 (5 mete ogni tempo da 15 minuti) i ragazzi di Sorrini sono entrati in campo molto concentrati, determinati a riscattare la sconfitta di misura subita a dicembre dagli estensi.
Al secondo minuto Denis Amico aveva già fatto meta e l’aveva persino trasformata di drop con grande sicurezza.
Il Ferrara già non appariva più come una bestia nera, se non per il colore della maglia; la Reno teneva in mano la partita, ma piano piano la sicurezza tendeva a trasformarsi in sufficienza, mentre  il gioco dei nerobianchi continuava a crescere in intensità, tanto che, all’ottavo minuto, un varco sulla fascia sinistra gli permetteva di accorciare le distanze: Reno 7 Ferrara 5.
La partita sembrava comunque mostrare una superiorità gialloblu, ma dopo una punizione tra i pali non trasformata da Denis Amico, seguita da un paio di azioni che i ragazzi di Sorrini non concretizzavano, ecco il Ferrara in vantaggio allo scadere del primo tempo: Reno sotto per 12 a 7.
All’inizio del secondo quarto d’ora Michele Pancaldi entra al posto di Tommaso Buggetti e Giovanni Faina va in meta già al primo minuto; Amico non trasforma e la situazione torna in parità.
Ma gli estensi appaiono ora più concreti e determinati uscendo spesso vincenti dai punti di incontro.
La Reno inoltre, nella fretta di riconquistare la propria superiorità, si fa cogliere spesso in fuori gioco permettendo agli avversari un maggiore possesso di palla.
E così al decimo minuto Ferrara finalizza, di nuovo sulla fascia sinistra, portandosi sul 17 a 12.
Un minuto dopo Riccardo Sayonara Ardissone si infortuna e lascia il posto a Federico Tintori; seguono sei lunghi minuti di gioco a coronare un bellissimo match in cui i ragazzi di Sorrini danno tutto per recuperare il risultato; ma ancora una volta la concretezza  nerobianca ha la meglio sulla tecnica e il gioco indubbiamente più corale dei bolognesi.
Di seguito la Reno affronta i padroni di casa che hanno preso dieci mete dal Ferrara; ma evidentemente, anche in questa situazione, la minaccia peggiore è l’atteggiamento di sufficienza.
Dopo la meta di Giovanni Faina al primo minuto, non trasformata, il Carpi conquista la metà campo di una Reno che appare incapace di costruire gioco.
Solo al decimo minuto Giovanni Faina riesce a infilarsi in uno spazio sulla sinistra del campo raddoppiando il risultato. Egli stesso si occupa della trasformazione, ma l’ovale si stampa sulla traversa.
La Reno sembra tuttavia uscita dall’empasse  e dopo due minuti Davide Callegaro schiaccia di nuovo in mezzo ai pali, seguito tre minuti dopo da Denis Amico che realiiza un’altra meta: entrambe centrali, entrambe trasformate da Giovanni Faina e fine primo tempo con la Reno in vantaggio per 24 a 0.
Nel secondo tempo Leonardo Iotti, Federico Andreoli e Denis Amico lasciano il posto a Antonio Putzu, Gabriel Orsi e Filippo Lelli, con Tommaso Buggetti che passa a estremo e Putzu riprende la posizione di mediano di mischia, ricoperta nel primo tempo dall’eclettico Michele Pancaldi che si posiziona a secondo centro.
Seguono quindici minuti nei quali i ragazzi di Carpi meritano il plauso per non aver mai smesso di mostrare grande impegno, ma la Reno diventa inarrestabile andando altre tre volte in meta: Marco Chiodo al 3′ minuto, Davide Callegaro al 5 e al 10′; tutte centrali e tutte trasformate da Giovanni Faina.
La terza definizione di sufficienza è quella scolastica che i gialloblu di Alfredo Sorrini si sono sempre ampiamente meritati in questa stagione: possiamo senza nessuna ombra di dubbio dire che, da questo punto di vista, siamo già sopra il buono collettivo, il distinto è a portata di mano e l’ottimo non troppo distante.
Per la Reno: 1) Riccardo Sayonara Ardissone,  6) Federico Andreoli, 3) Gabriel Orsi, 4) Jacopo Boschi, 7) Davide Callegaro, 8) Marco Chiodo, 9) Antonio Putzu, 10) Giovanni Faina, 11) Tommaso Buggetti, 12) Carlo Micheletto, 13) Denis Amico, 14) Filippo Lelli, 15) Leonardo Iotti, 16) Michele Pancaldi, 17) Federico Tintori, 18) Riccardo Ciotti
Man of the match: Giovanni Faina, meta man insieme a Davide Callegaro.