Giorgio Gentilezza e la sua esperienza presso le Fiamme Oro

Pubblichiamo molto volentieri il diario in cui Giorgio Gentilezza, il nostro coach dell’under 12, ha sintetizzato un’importante confronto sulle metodiche di allenamento di una società di alto livello sportivo, vissuto personalmente presso le Fiamme Oro di Roma.

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Da martedì 10 a domenica 15 marzo ho avuto la possibilità di frequentare la struttura sportiva delle Fiamme Oro, presso la Caserma Gelsomini sede del I reparto mobile Polizia in Ponte Galeria (Roma) e di prendere parte attivamente alle attività di preparazione tecnica e atletica di una società rugbystica di alto livello. È stata un’esperienza particolarmente ricca e stimolante, utile spero per migliorarmi tecnicamente e per rendermi conto come a certi livelli si lavora (sia nel settore giovanile sia in una squadra di eccellenza) e confrontarmi con un’altra realtà dove si hanno a disposizione grandi numeri di bambini con cui poter lavorare.
Vorrei pertanto mettere a disposizione di tutti gli amici della Reno Rugby, almeno il ricordo fresco di ciò che ho visto e vissuto, con la speranza che ciò che ho appreso possa poi rendersi utile anche per la Società: ho pensato di raccontarvi il mio test in forma di diario di lavoro.

Quel giorno neanche il traffico dell’A1 e del G.R.A. poteva fermarmi perché la meta era a portata di mano e nulla poteva impedirmi di raggiungerla.
La caserma Gamberini mi aspettava e con lei un’esperienza che mi attendeva e che mi avrebbe aperto le porte di un mondo ovale inaspettato.
Dopo un primo disorientamento, ho trovato la strada verso il campo: campo in sintetico gentilmente donato da mamma F.I.R., a caro prezzo, ma con relativo tornaconto. Infatti dopo mi hanno ricordato che all’interno si trovava l’Accademia zonale “Sebastiani”, con relativi giocatori e staff tecnico, i quali potevano partecipare con pofitto alle sessioni di allenamento.delle Fiamme.
Ho conosciuto Marco, ex pilone delle Fiamme e del San Gregorio Catania – ora allenatore delle giovanili – che si è incaricato di farmi visitare la struttura con la sala pesi, la piscina, il tatami e persino un ring: infatti in quella caserma non si parla solo ovale.
Si inizia subito con un allenamento dell’Eccellenza, roba semplice e tranquilla di preparazione fisica ma di alta intensità, e mi sorprende il fatto che negli esercizi di attitudine al gioco il coach Presutti non fa fare contatto:secondo lui, non ce n’è bisogno visto che i suoi sono giocatori già formati e di alto livello. Vengo invitato gentilmente a partecipare al loro allenamento anche per il giorno dopo, presso la l’Accademia della Guardia di Finanza (all’Infernetto) in modo di farmi un idea su come si sviluppi il loro programma di allenamento. Ovviamente accetto di buon grado.

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Intanto inizio a conoscere tutto lo staff tecnico, partendo dall’Eccellenza per arrivare al Mini. Chiunque abbia incontrato si è dimostrato subito molto collaborativo e ad ogni sessione di allenamento mi ha illustrato le ragioni per le quali venivano effettuati gli esercizi e perché quegli esercizi e non altri.
Ho partecipato ad ogni tipo di allenamento sia che si svolgesse in palestra sia che lo si facesse in campo o a scuola (infatti una mattina ho partecipato anche ad una seduta presso una scuola media della zona Eur).
Mi ha sorpreso l’affluenza dei partecipanti agli allenamenti, anche il sabato mattina. Infatti per ogni categoria si potevano contare dai 23 fino ai 30 bambini sul campo che rappresentavano poi una percentuale di presenza quasi del 90%.
Mi hanno spiegato poi che le famiglie portavano i bambini da zone limitrofe, che a Roma vuol dire almeno mezz’ora di macchina, ma che si sobbarcavano l’onere volentieri perché:
a) si è all’interno di una caserma della Polizia e non c’è il rischio che vengano soggetti estranei a disturbare l’attività, cosa che in altri contesti capita purtroppospesso;
b) la struttura, moderna e razionale, offre molto sul piano logistico;
c) con molti tesserati il costo di iscrizione diminuisce e la società riesce a offrire tutto quello di cui necessita lo svolgimento delle attività sportive.
Ha avuto la possibilità concreta di mettermi alla prova sul campo e di allenare la U12 e la U14: a fine allenamento ho avuto anche l’opportunità di confrontarmi con gli altri tecnici per valutare quali potessero essere i modi giusti per risolvere i problemi tecnici che si erano presentati e, ovviamente, quali strategie adottare per migliorare le qualità sportive dei bambini, metodi e tecniche da ripresentare all’allenamento successivo.
Ma il clou si è presentato il sabato mattina quando mi hanno chiesto di partecipare all’allenamento atletico dei non convocati, dove ho avuto a che fare con gente del giro della nazionale Seven o aggregata alle Zebre, per poi concludere nel pomeriggio col derby Fiamme Oro contro Lazio Rugby e relativo terzo tempo prolungato fino alle 2 di notte in giro per Roma.

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L’attività si è conclusa la domenica con la partecipazione allo stand delle Fiamme e la visione della partita Italia-Francia all’Olimpico.
Piccola nota, il tragitto dalla caserma allo stadio l’ho fatto in macchina con il coach Presutti chiacchierando di qualsiasi cosa, dal rugby alla vita privata, scambiandoci opinioni sui vari aspetti dell’ovale italiano: mi sento di ringraziarlo per la cortesia mostratami e per il fatto di avere particolarmente apprezzato la mia richiesta di poter andare a fare questo periodo applicativo da loro.
È stata una bella esperienza sia sul piano sportivo che affettivo, ho conosciuto gente nuova e un gruppo che non mi sarei mai aspettato, una cosa che mi ha colpito particolarmente è stato l’affiatamento tra gli allenatori nell’organizzazione degli allenamenti, dei concentramenti e nel risolvere le problematiche incontrate.
Ringrazio tutti – nessuno escluso e se qui me ne fossi dimenticato chiedo venia – per la bella esperienza e mi auguro quanto prima di poterla ripetere: chissà? Un domani un tecnico della Reno potrebbe diventare anche un tecnico delle Fiamme.
Per ora, Forza Fiamme!!!

 

Ringrazio tutto lo staff delle Fiamme Oro, sperando di non dimenticare nessuno:

Forgione Armando, Presidente
Pighetti Bruno, resp. Settore giovanile
Valsecchi Sven, direttore tecnico
Presutti Pasquale, head coach FF.OO.
Raineri Giovanni, allenatore 3\4 ed ex nazionale
Di Maio Riccardo, preparatore atletico FF.OO. e nazionale Seven
Suaria Marco, allenatore u10
Simone Andreucci, allenatore u10
Baldini Fabio, allenatore u12
Lombardo Adriano, allenatore U12
Galluppi Matteo, allenatore u14
De Nisi Umberto, allenatore u16
Bizzozzero Massimiliano, allenatore U18
Molinari Simone, preparatore atletico sett. Giovanile
Marrucci Cesare, allenatore accademia Fir “Sebastiani”

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