Non solo rugby al FIR CAMP

Per il secondo anno la Federazione Italiana Rugby ha proposto 3 campus estivi, al motto di Giocare, Divertirsi, Crescere, per contribuire alla formazione personale e tecnica di giovani tesserati.

A Pieve Tesino, in Valsugana, ad una quarantina di chilometri da Pergine dove la Nazionale Italiana è in preparazione per i mondiali del Giappone, alcuni under16 del 2004 hanno partecipato alla settimana 23-29 giugno, mentre alla settimana dal 7 al 13 luglio erano presenti altri under16 del 2004 e del 2005, tra cui i tesserati Reno Giovanni Faina, Leonardo Iotti e Gabriel Orsi, e la settimana dal 21 al 27 luglio è stata riservata a soli 2005, tra cui gli altri gialloblu Federico Andreoli, Filippo Lelli e Michele Pancaldi.
I team delle settimane di luglio sono stati diretti da Edoardo Vaggi (manager del Centro di Formazione under18 di Prato) e da Federico Angeloni (manager del Centro di Formazione under18 di Treviso) ed hanno coinvolto una decina di tecnici federali sotto la responsabilità di Cesare Marrucci (assistente allenatore della nazionale under17 e capo allenatore del Centro di Formazione under18 di Roma) e Giovanni Raineri (allenatore dell’Accademia Nazionale Ivan Francescato).
Fisico e tecnica non sono tutto per un rugbista, anche la testa e la mentalità hanno una grande importanza; per questo, all’insegna del motto “persone migliori fanno rugbisti migliori”, al FIRCAMP gli allenamenti di rugby non sono stati così intensi come in altri campus ed i ragazzi sono stati coinvolti anche in altre attività: giochi di società alla ricerca dei talenti, un’escursione in quota in Valsugana, una mezza giornata a Pergine con la nazionale, una giornata a Trento per visitare il MUSE, attività sportive non squisitamente rugbistiche.
I gialloblu che vi hanno partecipato sono tornati molto carichi ed entusiasti, avendo condiviso varie esperienze con coetanei di altre zone d’Italia: dopo il Torneo Rugby Cultura e Fratellanza, organizzato dalla Reno Rugby per gli under14 ad inizio stagione 2018/19, il fatto che alla vigilia dell’under16 i ragazzi abbiano ritrovato lo stesso spirito di crescita rugbistica nel Campus organizzato direttamente dalla FIR, conferma come la società gialloblu abbia intrapreso il percorso più completo per la formazione di rugbisti e non semplicemente di persone dedite al gioco del rugby.