Under14: Impresa Reno, senza tregua e senza respiro

Reggio Emilia, 2 dicembre 2018

Valorugby 5 Reno Rugby 42
Una partita che alla vigilia sembrava improba, si è conclusa con un risultato aldilà di ogni più rosea aspettativa.
Quando i giorni scorsi l’ispettore Coliandro ha aperto il file “classifica under14” nel sito del CRER, non ha potuto che commentare: minchia!!! 7 ottobre Valorugby Carpi 104 a 0, 14 ottobre Noceto Valorugby 0 a 100, 11 novembre Piacenza Valorugby 7 a 43, il 21 ottobre Valorugby ha vinto sia con Parma che con Colorno; questi qui non li ferma neanche l’ispettore Callaghan! ma come minchia hanno fatto quelli di Pieve a fare 26 pari il 4 novembre? Forse Clint Eastwood quel giorno era alla festa delle Forze Armate!!!
In effetti il risultato dei reggiani con Rugby Pieve, battuto due volte dalla Reno in questo campionato, lasciava aperta qualche speranza ai gialloblu di Sorrini di poter ottenere la settima vittoria di seguito, o quantomeno di non perdere l’imbattibilità; oltretutto il fatto che la partita fosse a Reggio Emilia, in quel bel campo sintetico che a tutto somiglia meno che a quello della Barca, rendeva la scommessa ancora più ardua da vincere; ma Sorrini già dal 13 novembre ha utilizzato tutto lo staff che gli ha messo a disposizione la società (Marco Ragazzi, Sca, Lorenzo e Cristian, Zana, …) per preparare al meglio i ragazzi ad affrontare questa difficile partita. Già, perché comunque, come per l’ispettore Coliandro, il risultato finale sembra uno scherzo, ma la partita è stata davvero impegnativa.
I primi 10 minuti la situazione appariva effettivamente molto difficile, seppure, dopo il calcio d’inizio della Reno, la palla non fosse mai uscita dalla metà campo reggiana; ma i gialloblu bolognesi ci hanno messo un po’ a prendere le misure con l’arbitraggio, che ha più volte trovato fallose le loro modalità iniziali di gioco; perfetto tuttavia l’atteggiamento di accoglienza delle decisioni e dei suggerimenti, con i ragazzi di Sorrini in buon ordine: contrariamente alle abitudini dell’ispettore Coliandro, tutti zitti e pedalare.
Poi, una palla conquistata dalla Reno a metà campo, volteggia di mano in mano tra tre o quattro giocatori fino a Giovanni Faina che, trovato il varco verso destra, riesce a sfuggire ed a schiacciare l’ovale circa 5 metri alla destra dei pali; e poi trasforma la meta del vantaggio.
Con il calcio di ripresa i reggiani riescono finalmente a conquistare campo, seppure la difesa dei gialloblu continui ad apparire sempre molto compatta ed efficace; ma al quindicesimo di nuovo Faina parte in fuga sulla fascia sinistra, supera la metà campo in un lampo, si ferma un attimo a contrasto con l’avversario, si rende conto che il centrale reggiano è tutto spostato a sinistra, vede l’ala molto indietro, quindi, mentre il difensore è già pronto a concentrarsi sul passaggio, si gira di scatto, lo neutralizza e va a schiacciare la seconda meta firmando poi, con la successiva trasformazione, il punteggio di 0 a 14.
Dopo altri 5 minuti, a seguito di un’ulteriore serie di punizioni a favore, i diavoli reggiani riescono ad accorciare le distanze con una vera e propria azione di sfondamento, l’unica effettivamente efficace di tutto l’incontro; perché in tutte le altre occasioni, senza un minuto di tregua, i gialloblu hanno costantemente continuato a schierarsi ed intervenire tempestivamente o, quanto meno, a far mancare il respiro (nel senso della lucidità) agli attaccanti reggiani. Nell’azione successiva è infatti la mischia bolognese a costruire e portare a termine l’azione di forza, guadagnando un paio di punizioni dentro i 5 dei padroni di casa e concludendo poi con Gabriel Orsi che schiaccia l’ovale a centro pali. Giovanni Faina oggi è stato impeccabile in tutto, compreso i piazzati, per cui il primo tempo si è potuto concludere con la Reno in vantaggio per 21 a 5.
Nel secondo tempo Lorenzo Mussi e Leonardo Dall’Aglio lasciano il posto a Filippo Meliconi e Matteo Lelli.
Passano i soliti 5 minuti e Gabriel Orsi scava un vero e proprio solco dividendo in due il campo per poi liberare sull’accorrente Pietrone Rossi, quest’oggi stoico, vero rugbista, che ha giocato un tempo intero con sguardo dolorante, ma senza mai calare nel rendimento; i difensori reggiani sono riusciti a bloccarlo, ma, come in uno sdoppiamento di persona, è uscito fuori improvvisamente Michele Pancaldi, con in mano la palla ovale da accompagnare dietro la linea di meta, sul canale che intanto si era spalancato verso destra. La posizione del calcio faceva presagire la mancata trasformazione, ma oggi tutti i presagi sono stati puntualmente smentiti.
Nella grande scena messa oggi in campo dalla Reno, Michele Pancaldi ha più volte esercitato il ruolo dell’illusionista: sembrava che non ci fosse nessuno ed appariva lui improvvisamente, la palla sembrava tranquillamente a terra da raccogliere, ma quando il giocatore reggiano si chinava Pancaldi spuntava dal nulla!
Alla ripresa del gioco Elia Lambertini prende il posto di Alessandro Zimari, qualche minuto dopo Leonardo Patricolo entra ed esce Tommaso Costantini, poi Daniel Focsa sostituisce Federico Giraldi, ma il tutto senza minimamente comportare soluzione di continuità nel gioco della Reno. Pensare ad un man of the match in una prestazione di squadra come questa sarebbe stata veramente una mission impossible se il capitano Giovanni Faina, dopo una situazione di forte pressing reggiano dentro i 5 metri energicamente contenuto dai gialloblu, non avesse inventato altre due mete in due minuti; entrambe eludendo i difensori ed attaccando in cavalcata sulla fascia destra: la prima schiacciata centralmente e la seconda passando l’ovale al vice capitano Federico Andreoli, quasi come fosse un rito di celebrazione del sostegno che oggi tutti i gialloblu hanno saputo efficacemente interpretare.
A dire il vero il risultato di 5 a 42 non rende giustizia dell’effettivo valore dei ragazzi di Reggio Emilia, che hanno subito una Reno oggi in fortissima giornata di grazia; ma effettivamente: cosa non si farebbe a tredici anni per una pizza? Già, perché il vecchio diavolo Stefano Iotti, oggi genitore e dirigente della Reno, ma reggiano di origine ed ex giocatore della ASD Rugby Reggio in campionati di Eccellenza, aveva promesso una pizza a tutti i ragazzi se solo fossero riusciti a vincere questa partita: paga la pizza, oh Iotti paga la pizza, paga la pizza, oh Iotti paga la pizza!!! è stato infatti il ritornello con il quale i gialloblu hanno fatto l’uscita trionfale dal campo di gioco.
Oggi non possiamo non scrivere i loro nomi e cognomi tutti d’un fiato, tutti attaccati insieme: LeonardoIottiLeonardoDall’AglioTommasoCostantiniFilippoLelliLorenzoMussiGiovanniFainaMichelePancaldiPietroGiulioRossiFedericoAndreoliFedericoGiraldiGabrielOrsiAlexLanzariniAlessandroZimariFilippoMeliconiMatteoLelliLeonardoPatricoloEliaLambertiniDanielFocsa.
FORZA RENO!!! Appuntamento la mattina dell’8 dicembre con il Torneo Rugby Cultura e Fratellanza insieme a Partenope Napoli, Rugby Alto Vicentino di Schio e Lagaria di Rovereto.