Sei atleti Reno anche quest’anno al Campus Mauro Bergamasco

Come è ormai consuetudine da diversi anni, un gruppetto di giocatori della Reno ha partecipato al Campo Estivo organizzato da Mauro Bergamasco e dal suo Staff.
L’evento è una garanzia assoluta, distinguendosi, anno dopo anno, per la qualità del servizio offerto ai ragazzi in termini prettamente atletico sportivi, ma anche (e soprattutto) in termini educativi.
Lo staff tecnico è capeggiato da Mauro Bergamasco, Arturo Bergamasco e Maurizio Ercolino, anche se i ragazzi sono in realtà seguiti da un esercito di allenatori e preparatori atletici, tra i quali spiccano il nome di Matteo Mazzantini (ex mediano di mischia azzurro, nonchè responsabile tecnico regionale per la FIR in Veneto) e di sua moglie Elisa Facchini (anche lei fortissima numero 9 azzurra).
Gli educatori, anche loro in numero considerevole, fanno riferimento a Michela Gamba, un faro per tutti nel corso della settimana.
I nostri ragazzi sul campo da gioco e fuori, si sono distinti per entusiasmo e spirito di gruppo; gli stessi educatori dello staff si sono complimentati con tutti i genitori per questo gruppo fortemente coeso e propositivo.
Non è possibile non citare gli ottimi risultati sportivi conseguiti da Davide D’Amato e Dima Mussie i quali hanno potuto indossare il cap di Carlo Canna (i giocatori di rugby professionisti ogni volta che sono convocati in nazionale ricevono un cappello, ed il numero di cappelli che li contraddistingue indica le loro presenze con la maglia azzurra) in quanto, rispettivamente il mercoledì ed il giovedì, sono stati nominati i migliori giocatori della giornata.
Ma non è finita!
Al termine della settimana Matteo Sandron e Tommaso Tamberi hanno ricevuto l’attestato che li qualifica tra i 7 giocatori più in linea con lo spirito del Campus, Dima Mussie il premio dello Sponsor Tecnico (Rhyno), un premio alla perseveranza e capacità a Davide D’Amato, un attestato legato alla voglia di volersi sempre rinnovare e riproporre ad Alessio Fabbri ed una qualifica denominata “UP and DOWN” ad Andrea Rubbini, per gli alti e bassi registrati nel corso della settimana,
Ma il rugby è solo uno degli aspetti del percorso educativo e formativo della settimana: i ragazzi (senza cellulare per 6 giorni) hanno svolto attività di gruppo, tra le quali un contest di cucina e la realizzazione di un “corto” audiovisivo.
Nel corso della settimana Corrado Mattoccia (fondatore del Museo del Rugby) ha intrattenuto i ragazzi con i suoi splendidi racconti legati ad eventi sportivi di rilevanza internazionale, Vittorio Munari e Antonio Raimondi hanno tenuto un interessantissimo seminario sul coraggio e, ospite a sorpresa, Tommaso Allan ha partecipato ad una cena con il gruppo.

Insomma hanno spaziato in tutte le direzioni, reagendo al meglio ai numerosi stimoli proposti da allenatori ed educatori.

La Reno, ormai al 5° anno di partecipazione, non può che ringraziare Mauro ed il suo staff per le belle lezioni di vita impartite ai ragazzi che hanno frequentato il Campus.