Under14: rugby, cultura e fratellanza a Napoli nel ponte del primo maggio

Partenope – Reno: 31 a 36
Scampia+Torre del Greco – Reno: 0 a 24


Napoli, 28 aprile / 1 maggio 2018

Sono le otto di mattina di sabato 28 aprile quando, all’ingresso dell’alta velocità della stazione di Bologna, Alfredo Sorrini, i fratelli Luca e Andrea Fava, una decina di genitori e gli Under14 della Reno si preparano a partire per Napoli. Dopo circa 4 ore, quando il treno si trova al binario di destinazione, appaiono innanzi a loro una ventina di scatenatissimi Under14, in divisa Partenope, che li accolgono con una specie di neapolitan haka, festosissima, che fa subito presagire il tenore della trasferta.
Il tempo di organizzare una mangiata insieme (una specie di tempo -3, invece che terzo tempo) e già tutti i ragazzi sono nel polverone del campo da rugby per un allenamento congiunto.
Quando si dividono per recarsi a dormire nelle case dei “guaglioni” ospitanti, già si stenta a credere che questi ragazzi si conoscano solo da poche ore; e già nella pagina Facebook della società partenopea si legge il programma del weekend intitolato: Partenope & Reno Rugby Under14 Ponte di fratellanza… un ponte dedicato alla scoperta del patrimonio culturale e culinario di Napoli.
La domenica a Pompei e a Sorrento è solo il primo assaggio della cultura locale, mentre gli assaggi culinari già non bastano più le dita per contarli.
Sono le 15,00 di lunedì quando i ragazzi di Bologna e di Napoli cominciano ad arrivare alla spicciolata, dalle varie case ospitali, al campo da rugby, dove nel frattempo sopraggiungono anche altri genitori dei gialloblu.
Le ore passate in compagnia hanno fatto crescere l’amicizia, ma anche la voglia di condividere uno dei tesori più belli che la vita ha finora regalato a tutti questi ragazzi: il gioco del rugby.
Alle 16.55, dopo un congruo riscaldamento, l’arbitro fischia e il Partenope calcia la palla sul campo della Reno. Il confronto è ormai iniziato, l’amicizia chiede rispetto e il rispetto chiede di dare in campo il meglio di sé, senza fare sconti a nessuno.
I primi due minuti la Reno deve prendere le misure, poi riesce a conquistare terreno e diventa insidiosa.
Una mischia al quarto minuto nei 5 metri partenopei, permette a Marco Chiodo di essere l’autore della prima meta schiacciando l’ovale in adiacenza del palo destro.
Giovanni Faina calcia deciso, la palla colpisce il palo sinistro e fortunatamente si infila al centro della porta: Partenope 0 Reno 7.
Al minuto 9 è Federico Andreoli a raddoppiare dopo aver ricevuto da Faina il reciclo di una palla egregiamente difesa da Chiodo in sfondamento: schiacciata centralmente, trasformata, 14 a 0.
Occorrono altri 10 minuti per assistere ad un’altra meta, ma questa volta targata Partenope: i gialloblu sono scatenati, ma i biancoazzurri non mollano mai la presa fin quando non riescono a sfruttare un ottimo contropiede per accorciare le distanze.
Nel frattempo la Reno registra un momento di calo, che si manifesta nell’aumento dei falli di gioco. I compagni napoletani, invece, sono sempre sul pezzo e, dopo essere stati fermati, un minuto dopo la prima meta, a pochi metri dal raddoppio, riescono di nuovo a fronteggiare l’attacco dei gialloblu con un altro contropiede che gli permette di agguantare il 14 pari.
Allo scadere del primo tempo, tuttavia, Giovanni Faina sfrutta una punizione centrale dai 25 avversari per chiudere in vantaggio 17 a 14.
Al secondo minuto della ripresa un ottimo Gabriel Orsi trova Federico Andreoli pronto a ricevere e reciclare velocemente su Denis Amico che riporta la Reno sopra anche nel conto delle mete; per poi riuscire, al quinto minuto, in una fuga da metà campo a permettere alla Reno di portarsi sul 31 a 14, grazie alle trasformazioni di Faina che viene però aiutato, per la seconda volta, dal palo interno.
All’ 8′ del st, da una mischia sui 22 della Reno, il Partenope riesce a muovere il pallone in modo rapido e preciso schiacciandolo in meta a 10 metri dalla laterale sinistra; non trasformata, 31 a 19.
La Reno prosegue ad attaccare, ma gli avversari hanno una splendida difesa e sono bravi a sfruttare, a metà secondo tempo, una superiorità numerica sulla fascia destra pareggiando di nuovo il conto delle mete: manca però la trasformazione per cui rimane sotto 24 a 31.
Tre minuti dopo è invece Faina a non trasformare la meta di Carlo Micheletto materializzata a 10 metri dalla laterale destra: Partenope 24 Reno 36.
I biancoazzurri però si scatenano e danno vita ad un pressing che costringe la Reno in difesa fino alla fine; al minuto 23 Marco Chiodo riesce tuttavia a smarcarsi e involarsi verso il campo avversario; ma viene ripreso e, con grande tenacia, i partenopei pareggiano ancora il conto delle mete.
Sul 31 a 36 la Reno è in evidente difficoltà di fronte alla furia degli amici avversari; riesce tuttavia a sfruttare una ripartenza in mischia dopo un fallo in avanti, che Giovanni Faina, appreso che il tempo è scaduto, calcia rapidamente fuori evitando una sconfitta che si sta mostrando in agguato.
Nel frattempo, durante l’azione precedente all’ultima meta, capitano Chiodo aveva ricevuto un colpo alla testa che lo aveva costretto a rimanere seduto in panchina; tutti i ragazzi, un po’ preoccupati dalla situazione, decidono di fare il saluto finale proprio dalla panchina per coinvolgere il loro vecchio e nuovo amico: e gli adulti continuano a meravigliarsi di come in questo sport i gesti e i significati vanno spesso oltre il mero fair play.

Dopo questa che era la partita di cartello, si affrontano le squadre di Scampia e Torre del Greco, con la vittoria della prima per 24 a 7.
Subito dopo le due squadre si uniscono per sfidare la Reno.


Denis Amico va già in meta al calcio di inizio e Giovanni Faina trasforma; seguono le mete di Carlo Micheletto, Giovanni Faina e Filippo Lelli, trasformata solo la seconda, per un risultato finale di 24 a 0 in due tempi da 10 minuti.
Doccia e stupendo terzo tempo, con gli atleti effettivamente insieme a festeggiare senza distinzione di squadra né di provenienza geografica.
Ma c’è ancora un giorno per stare insieme, il primo maggio, in giro a visitare le bellezze della città di Napoli e a gustare ancora i suoi sapori, prima di riprendere quel treno verso il nord celebrato già in passato da tante nostalgiche canzoni partenopee.
Napoli, grazie per il tuo grande cuore.

Per la Reno: 1 Riccardo Ardissone, 2 Alex Lanzarini, 3 Gabriel Orsi, 4 Davide Callegaro, 6 Federico Andreoli, 8 Marco Chiodo, 9 Antonio Putzu, 10 Giovanni Faina, 11 Filippo Lelli, 12 .Carlo Micheletto, 13 Denis Amico, 14 Michele Pancaldi, 15 Leonardo Iotti, 16 Daniel Efosa Omoruyi, 17 Jacopo Boschi, 18 Leonardo Simoncelli, 19 Tommaso Bugetti: infortunato ma presente: Federico Tintori.
Man of the match: Carlo Micheletto.