C2: punteggio calcistico all’esordio nel campionato della squadra cadetta guidata da Giorgio Gentilezza

Rimini, 15 ottobre 2017

Una partita dura, maschia, combattuta punto su punto in un campo, il famigerato “terra rossa” di Rivabella, che non aiuta i nostri a involarsi con i 3/4 verso la meta.
Proviamo spesso a giocare al piede, impensierendo gli avversari ma non riusciamo a concretizzare il lavoro fatto per 80 minuti. Una grande difesa ci ha permesso di rintuzzare i martellanti pick and go dei romagnoli che non sono riusciti ad uscire da questo schema di gioco.

E’ un partita che si gioca metro su metro. La nostra mischia tiene, la touche funziona abbastanza bene, segno che il manipolo guidato da Radi ha tratto giovamento dell’anno di esperienza. Ma poi Radi si fa colpevolmente buttare fuori all’11’ del primo tempo per una manata in ruck. Il cartellino del nostro giocatore era stato preceduto da un giallo per gli avversari che, dopo soli 4 minuti, stazionavano con un loro uomo di mischia nella “sin zone”, dopo che, in ruck, era partito un “colpo” verso uno dei nostri giocatori. La partita quindi si gioca sui binari di una correttezza imposta dalla mano energica del fischietto e ci vede costringere per 20 minuti buoni gli avversari nella loro metà campo. Così al 30′ capitan Mocka tenta il piazzato che però non entra. Abbiamo un ultimo sussulto quando dopo aver rubato una touche agli avversari, nella loro metà campo, apriamo il pallone, ma purtroppo non riusciamo a concretizzare. Il primo tempo si chiude così. 0 a 0 con una temperatura che sfiora i 30 gradi.
Il secondo tempo vede il Rimini più tonico rispetto all’Orda. Dopo un errore del Rimini dalla piazzola (20′)  iniziano i cambi che vedono Cicchetti e Asta entrare per Teto e Plicchi. Entra quindi Lami che sostituisce uno Zita all’esordio come titolare, mentre Cascella sostituisce Mambelli. Cascella è protagonista di una breve rissa con un riminese al 32′ che porta entrambe le squadre a finire in 14. Il pareggio per 0 a 0 è un punteggio strano nel rugby ma indica comunque la parità dei valori messi in campo. La Reno questa domenica ci ha messo l’anima e il cuore per riuscire a portare a casa il risultato in un campo, quello di Rimini, che è sempre stato molto ostico. Domenica prossima aspettiamo il Carpi in casa, alle ore 15,30.