Under 16: partenza in salita della Reno nel campionato di élite

In una domenica di ottobre che sembrava rubata all’estate, si è giocata la prima partita del campionato di élite, in cui la Under 16 della Reno ha conquistato l’accesso la scorsa settimana.
La partita è stata, purtroppo, a senso unico e la Reno, solo nel secondo tempo è riuscita ad alzare la testa, imponendosi con qualche azione d’attacco efficace.

Fischio d’inizio alle ore 11.02 e solo dopo 3 minuti il Reggio schiaccia la prima palla in meta, correndo vicino alla linea della touche mentre tutti i nostri ragazzi erano ammassati dall’altra parte del campo.
Purtroppo il primo tempo sembra un susseguirsi degli stessi errori, con i ragazzi che aprono varchi entro cui i giocatori del Reggio passano senza particolari difficoltà.
Nel giro di pochi minuti Reggio segna 5 mete di cui una sola trasformata. Un parziale pesantissimo di 22 a 0.

Durante l’intervallo gli allenatori strigliano i nostri ragazzi e li spingono ad entrare in campo con uno spirito diverso.

Comincia il secondo tempo con una serie di cambi: Sandron per Molinelli, Simonini per Lazzari, ma ancora non ci siamo: Reggio segna un’altra meta.
Esce D’Amato ed entra Sdankzy, ma nuovamente meta del Reggio.
Siamo sul 32 – 0.
I ragazzi però cominciano a giocare con più grinta, più velocemente. Dopo una serie di pick and go Vacchi riesce a bucare la difesa avversaria e segna la meta. Faina trasforma.
Finalmente in campo si vede la squadra che conosciamo, i ragazzi pigiano sull’acceleratore e per un po’ è il Reggio che deve difendersi da attacchi continui ed efficaci.
Entrano Cini per Fabbri, Ventura per Cinti e Piccagli per Focacci.
Gli ultimi minuti di gioco vedono le squadre fronteggiarsi senza che nessuna riesca ad imporre il proprio gioco.

Risultato finale 32 – 7

Formazione: Baroni, Molinelli (sost. Sandron), Bollani, Lazzari (sost. Simonini), Vacchi, Cinti (sost. Ventura), Focacci (sost. Piccagli), Troka, Poletti, Faina, D’Amato (sost Sdankzy), Rubbini, Mussie, Fabbri (sost. Cini), Perrone.

Man of the match: Leonardo Perrone