Under 14: le due compagini della Reno ospiti a casa del Formigine

Formigine, 21 gennaio 2017

Sabato 21 gennaio 2017 le due squadre Reno sono state ospiti degli Higlander Formigine.

Reno 1 (quella definita ad inizio anno come Reno-Reno) ha giocato con i ragazzi del Formigine; Reno 2 (i Reno-Blues), invece, ha giocato con Colorno.
Formigine – Reno 1
Da un paio di settimane la squadra stava preparando la partita con Formigine, in quanto lo scorso anno il Formigine è stata una delle poche squadre che ha dato del filo da torcere alla Reno (campionato Under 14 2015/2016).
La partita è iniziata alle 16.15.
Il gioco al largo e la palla sempre in movimento sono stati il segno distintivo della Reno (così come era stato provato e riprovato in allenamento).
Alle 16.17 è Marco Chiodo che segna la sua prima meta in un campionato giovanile: lo fa ovviamente senza rinunciare ad una delle sue veroniche (Marco quando avanza sembra un Sebastien Chabal impegnato in un valzer). Non trasformata.
Passano 3 minuti e, dopo che il pallone è passato per le mani di tutti i giocatori della squadra (con una capacità di trasmissione che francamente ha sorpreso tutti!), la palla arriva all’ala e Fabbri segna la seconda meta. Non trasformata.
Il Formigine serra le fila e si assiste a 15 minuti di battaglia campale a centro campo. Sandron prova il guizzo, ma decide di segnare la meta nell’aiuola della rotatoria di fianco al campo e, giustamente, l’arbitro assegna la palla agli avversari.
Interrompe lo stallo Rosini che, con la palla sotto braccio (dimenticando che, almeno 10.000 volte gli è stato detto che il pallone si porta a due mani), va in meta alle 16.34. Non trasformata.
Da inizio partita Mussie si è limitato a difendere e a trasmettere palloni… nessuna cavalcata.
Per ristabilire gli equilibri conclude il primo tempo con due cavalcate delle sue, che portano a segnare due mete in rapida sequenza (la seconda trasformata da Rubbini).
Il secondo tempo inizia con un Sandron-Show. Come intonava la sigla di Mazinga, “lotta cade si rialza e sempre vincerà”. La tecnica di Sandron è semplice e devastante: invece che placcare va sulla palla, la ruba, si scrolla di dosso i placcatori e va in meta. Due mete in 10 minuti giocando terza centro (mi sa che Matteo dovrà abituarsi a quel ruolo vista la sua resa…).
Entrambe le mete di Sandron non sono trasformate.
Una ulteriore meta di Mussie in versione Usain Bolt, questa volta trasformata da Rubbini.
Una delle più belle azioni della Reno si verifica a pochi minuti dalla fine quando si assiste ad un avanzamento dalla metà campo fino alla linea di meta con le cellule di attacco perfettamente schierate e ogni giocatore della prima linea di attacco è seguito da due sostegni: una grande soddisfazione per chi persegue questo obiettivo da mesi con allenamenti mirati.
E’ Fabbri a segnare. Non trasformata.
Negli ultimi minuti il Formigine riesce a imporre il proprio gioco: prima con un drive avanzante portano a spasso la Reno come un potente rimorchiatore trasporta una chiatta. Era esattamente il tipo di gioco intenso che ci aspettavamo ed effettivamente, sanno farlo bene! Pochi minuti di pressing portano il Formigine ad un passo dalla linea di meta: un’azione incisiva che mette in crisi la difesa della Reno garantisce ai ragazzi di Formigine la marcatura.
Non trasformata.
Formigine 5 – Reno1 49
Formazione: Sandron, Micheletto, Ardissone, Rosini, D’amato, Chiodo (V), Putzu, Rubbini (C), Bugetti, Tamberi, Amico, Fabbri, Mussie. A disposizione: Fabbiano Chiacchio, Gennari, Lakssir.
Man of The Match: questa volta è difficile. Tutti hanno fatto egregiamente la loro parte giocando con grande disciplina. Credo però sia da premiare il sorprendente exploit di Ardissone che ha giocato la partita migliore della sua vita. Grande Sayonara!
***
Reno 2 – Colorno
Una partita difficile, quella che ha visto i Blues affrontare il Colorno che si è dimostrata una squadra molto bene amalgata, con ottime basi tecniche e diverse individualità di spicco.
Come spesso accade in questi frangenti i Blues hanno dato il loro meglio nel primo tempo (soprattutto nelle fasi iniziali della partita) dando fondo a tutte le riserve di energia.
I ragazzi hanno lavorato bene, difendendo in maniera oppressiva fino a pochi centimetri dalla loro line di meta.
In attacco purtroppo hanno trovato serie difficoltà, a causa del fatto che Colorno era capace di creare un muro piatto di giocatori perfettamente equidistanziati che rendevano quasi impossibile sfruttare i guizzi atletici. Solo con alcune fasi preparatorie era possibile creare (per pochi istanti) un buco nella difesa. Complessivamente la squadra ha reagito bene nei confronti dell’avversario ostico e di altissimo livello ed alcuni giocatori si sono distinti per capacità tecniche ed atletiche.
La partita è terminata con il Colorno oltre i 50 punti e la Reno 2 a 7 punti.
Formazione: Garzia, Fantoni, Sgallari, Ciffolillo, Gianasi, Cinti (V), Battaglioli A., Battaglioli M., Bovina (C), Borghi, Mezzoli, Gironi, Galvan. A disposizione: Kowalsky, Castellari.
Man of The Match: per impareggiabile ostinazione ed aggressività agonistica Davide Cinti.

Lascia un commento