C2: l’Orda fatica, ma vince contro il Giallo Dozza

Bologna, 3 Dicembre 2016

Giallo Dozza 10 – Reno Rugby Bologna 15

E’ stata una giornata nuvolosa e fredda quella di sabato tre dicembre, dove si è svolta la partita tra Giallo Dozza e Reno “Orda Balorda” Rugby.
Nonostante il tipico atteggiamento goliardico della squadra, l’ingresso nel carcere Dozza di Bologna ha mostrato a tutti che lì “dentro” si stava per affrontare una squadra agguerrita che voleva portare a casa la vittoria.

La partita si è subito rivelata difficile e faticosa, l’Orda non ha iniziato con il piede giusto e ha permesso agli avversari di esprimere il loro gioco senza particolari impedimenti. Infatti il principale problema del match è stato che la Reno faticava ad avanzare nella salita difensiva lasciando il tempo agli avversai per organizzarsi. permettendo loro di avanzare nel nostro giardino di almeno 2-3 metri.
La possibilità dei Giallo Dozza di attaccare e calciare senza la pressione della Reno ha galvanizzato i giocatori, che hanno attaccato aggressivi riuscendo spesso a riciclare il pallone dentro la nostra difesa. In questo frangente il muro di Savini è stato determinante.
Con il pallone in nostro possesso la Reno attaccava con delle giuste linee di corsa, ma il sovrannumero lo si è trovato solo in poche situazioni. I giocatori avversari partivano sul filo del fuori gioco e la loro difesa aggressiva ci metteva non poco in difficoltà, impedendo all’apertura e ai centri di muovere al largo il pallone. Così il risultato è stato spesso quello di palloni persi o rubati in ruck. Ad ogni modo la partita è stata portata a casa grazie a una meta di Vacca, una di Baldazzi e a una trasformazione + un piazzato di Urgeghe. Partita tirata fino alla fine che ci ha visto prevalere a fatica, complici forse anche un giallo (Savini) e un rosso (Cavedale) che sicuramente non ci hanno aiutato.

Per concludere la partita è stata dura fisicamente e scarsa tecnicamente, in quanto ci sono stati numerosi errori tecnici individuali e collettivi. E’ il caso di dire che all’esuberanza fisica degli avversari noi abbiamo sopperito con un pochino di esperienza in più.

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